Riscaldare edifici non isolati con pompa di calore ad alta temperatura nel 2025
Sai che isolare anche solo il soffitto può migliorare notevolmente l’efficienza delle pompe di calore ad alta temperatura? Scopri come pianificare un intervento integrato per risparmiare energia, mantenere comfort e sfruttare al meglio gli incentivi fiscali disponibili nel 2025 in Italia.
Funzionamento delle pompe di calore ad alta temperatura con R290
Le pompe di calore ad alta temperatura sono progettate per produrre acqua calda di mandata a temperature più elevate (fino a 75-80 °C) rispetto alle tradizionali pompe di calore a bassa temperatura. Questo risultato è possibile grazie all’impiego del gas refrigerante R290 (propano), un refrigerante naturale con basso impatto ambientale (GWP quasi nullo) e buone caratteristiche termodinamiche.
Questa capacità consente di utilizzare i radiatori esistenti, progettati per temperature di mandata comprese tra 65 e 75 °C, senza la necessità di sostituirli, riducendo così l’impatto degli interventi sugli impianti di riscaldamento tradizionali, comuni negli edifici più vecchi senza isolamento.
Considerazioni sull’utilizzo in edifici vecchi senza isolamento
Gli edifici costruiti negli anni ’60 e ’70 in Italia spesso presentano un involucro edilizio con scarso isolamento, con dispersioni significative, soprattutto attraverso soffitti e pareti non coibentati. In questi casi:
- Le pompe di calore a bassa temperatura possono incontrare difficoltà a garantire il comfort richiesto senza aumentare le temperature di mandata, con una conseguente riduzione dell’efficienza.
- Le pompe di calore ad alta temperatura con R290 possono fornire acqua calda fino a 75-80 °C, consentendo di mantenere i radiatori esistenti e funzionare secondo le caratteristiche impiantistiche tradizionali.
Tuttavia, sostituire una caldaia con una pompa di calore ad alta temperatura senza intervenire sull’isolamento può comportare consumi energetici elevati dovuti alle perdite termiche significative.
Esempio pratico
Uno studio su un appartamento tipico degli anni ’70, privo di isolamento e con involucro ad alta dispersione termica, ha mostrato che il 53% delle perdite termiche avviene attraverso un soffitto non isolato verso un sottotetto freddo. In questo caso, il proprietario ha scelto di procedere inizialmente all’isolamento del soffitto, riducendo il fabbisogno energetico e migliorando l’efficienza complessiva dell’edificio. Solo successivamente è stata pianificata la sostituzione della caldaia tradizionale con una pompa di calore ad alta temperatura.
Questo esempio evidenzia l’importanza di un approccio integrato, che consideri sia l’edificio che l’impianto, per migliorare l’efficienza energetica e il comfort ambientale.
Dimensionamento e integrazione con gli impianti esistenti
Il dimensionamento della pompa di calore deve essere effettuato con attenzione, preferibilmente basandosi su simulazioni che considerano le dispersioni reali dell’edificio e il fabbisogno effettivo, distinguendosi dalla semplice potenza nominale della vecchia caldaia.
Dimensionamenti non appropriati possono comportare:
- Sovradimensionamento, che può portare a cicli frequenti di accensione e spegnimento, aumentando consumi e usura della macchina.
- Sottodimensionamento, che potrebbe richiedere integrazioni con sistemi a combustibile, incrementando i costi di esercizio.
Inoltre, gli impianti con radiatori progettati per temperature elevate rappresentano un vincolo tecnico: la pompa di calore ad alta temperatura con R290 consente di mantenere tali temperature di mandata, anche se con efficienze inferiori rispetto a sistemi a bassa temperatura.
Regolazione della temperatura per gestire consumi e comfort
Un uso non ottimale delle pompe di calore può derivare dal mantenimento di temperature di mandata elevate anche in condizioni climatiche miti, con conseguente calo dell’efficienza e aumento dei costi energetici.
Per migliorare la gestione dei consumi si consiglia:
- Regolare la temperatura di mandata al minimo valore necessario a garantire il comfort interno.
- Utilizzare sistemi di regolazione climatica e termostati ambiente per modulare la potenza in relazione alla temperatura esterna.
- Considerare interventi di isolamento, almeno su soffitti o coperture, per ridurre le perdite termiche.
Sicurezza nell’utilizzo e installazione del refrigerante R290
Il propano (R290) è un gas infiammabile, pertanto la progettazione e l’installazione devono rispettare normative di sicurezza specifiche:
- Progettazione accurata con certificazioni appropriate.
- Installazione affidata a tecnici formati e specializzati.
- Rispetto delle norme sulla sicurezza antincendio e attenzione agli spazi di installazione.
Queste precauzioni sono necessarie per garantire la sicurezza e l’affidabilità, specialmente in edifici esistenti con spazi e impianti consolidati.
Incentivi fiscali e opportunità economiche nel 2025 in Italia
Nel 2025 sono disponibili diversi incentivi per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza, che possono contribuire a ridurre i costi iniziali:
- Conto Termico 3.0: prevede rimborsi fino al 65% delle spese per installazione e ammodernamento delle pompe di calore ad alta efficienza.
- Ecobonus: offre detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico, incluso il miglioramento di impianti di riscaldamento.
- Titoli di Efficienza Energetica (TEE): certificati che premiano il risparmio energetico conseguito.
- Bandi regionali, come quelli attivi in Emilia-Romagna, che possono integrare contributi a livello locale e nazionale.
Si consiglia di verificare la situazione aggiornata e le modalità per accedere a questi incentivi presso fonti ufficiali.
Consigli pratici per edifici vecchi non isolati
- Valutare prioritariamente l’isolamento, almeno di soffitti o coperture, per ridurre le dispersioni termiche.
- Richiedere una diagnosi energetica e simulazioni progettuali per dimensionare correttamente la pompa di calore.
- Considerare pompe di calore ad alta temperatura con R290 per mantenere l’impianto di riscaldamento tradizionale senza opere invasive.
- Affidarsi a installatori esperti e certificati per garantire rispetto delle norme di sicurezza riguardanti il refrigerante propano.
- Informarsi sulle agevolazioni fiscali e regionali disponibili nel 2025 e su come poterne beneficiare.
- Regolare la temperatura di mandata secondo le esigenze climatiche e utilizzare termostati evoluti o sistemi di gestione energetica.
Ulteriori aspetti da considerare
- Sebbene la pompa di calore ad alta temperatura consenta la sostituzione della caldaia senza modifica degli impianti di emissione, in edifici vecchi senza isolamento i consumi tendono a essere più elevati rispetto a edifici ben coibentati.
- Un intervento integrato che affronti prima le dispersioni e poi l’adeguamento dell’impianto termico favorisce risultati migliori in termini di risparmio energetico.
- I costi e i tempi di installazione variano in base ai casi specifici e alle offerte presenti nel mercato italiano nel 2025.
La pompa di calore ad alta temperatura con refrigerante R290 rappresenta una soluzione attuale e tecnicamente valida per la sostituzione delle caldaie tradizionali in edifici vecchi e non isolati, soprattutto nel contesto italiano del 2025. La sua capacità di lavorare a temperature di mandata elevate consente di mantenere gli impianti esistenti senza interventi invasivi. Per ottimizzare l’efficienza e il comfort è tuttavia consigliabile un approccio integrato che preveda almeno un miglioramento parziale dell’isolamento, un corretto dimensionamento, regolazione adeguata e un’installazione conforme alle normative di sicurezza. Le agevolazioni fiscali disponibili contribuiscono a rendere l’investimento economicamente sostenibile, favorendo la transizione verso sistemi di riscaldamento più efficienti e rispettosi dell’ambiente.
Fonti
- Da caldaia tradizionale a pompa di calore con refrigerante R290 in un appartamento non isolato — Ingenio
- Quando la pompa di calore consuma troppo: come correggere gli errori di progettazione e utilizzo — Ingenio
- Incentivi pompe di calore 2025: Guida completa alle detrazioni fiscali e bonus — Enpal
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